La disfatta di Vox in una Spagna profondamente diversa dall’italietta

Il partiti di estrema destra alleato di Giorgia Meloni subisce una pesante sconfitta

Meloni e Vox
Giorgia Meloni interviene alla convention di Vox

Vox non è riuscito nemmeno dove il PP ha fallito. Hanno tutti commesso un errore di valutazione: hanno dato per morto il PSOE e il suo leader, Pedro Sánchez. Ed è un gravissimo errore politico dare per morte le sinistre in Spagna, perché chi ha quarant’anni gli effetti del franchismo se li ricorda ancora bene; chi veniva pestato dai franchisti e ha morti in famiglia per mano franchista è in gran parte ancora vivo e sgambettante e i catalani costretti a nascondersi per perpetuare l’uso della loro lingua meravigliosa (soprattutto in letteratura) non si sono dimenticati niente.

I nostri maccheronici tifosi di Vox

Se poi ci metti l’intervento di Meloni d’Italia che parla di patrioti in quella realtà sociale, ecco spiegato il tracollo di Vox (hanno perso diciannove seggi). Così la vittoria di Pirro di Feijóo che vince le elezioni, ma quasi certamente non governerà, ha il sapore di una barzelletta preparata (male) e a tavolino. Chi dava il PSOE per morto si è sbagliato. La mossa di Sánchez di ricorrere ad elezioni anticipate alla fine è stata vincente: il suo partito guadagna seggi rispetto al 2019, la sua vice Yolanda Diaz ha un’importante vittoria persona con una formazione di sinistra che si prende 31 seggi e tutto quello che ora deve fare è stare a guardare il PP agitarsi nelle scontate acque dell’inconcludenza.

Pedro Sánchez come François Mitterand

Nel caso che un governo di risicatissima maggioranza di destra dovesse formarsi (ma nessuno sembra volere sul serio lavorare a un’alleanza dove c’è anche Vox), di poco superiore ai 176 seggi richiesti, basterà una mozione di sfiducia e il governo tornerà nelle mani di chi ha convocato le elezioni facendo credere di essere disposto a farsi massacrare mentre la sua maggioranza possibile, non solo sarebbe assai più ampia di quella delle destre, ma anche politicamente più affidabile. L’operazione di Pedro Sánchez, rischiosa ma vincente, ricorda qualcosa di simile che fece François Mitterand, credo fosse il 1987 se la memoria mi sostiene, convocando elezioni anticipate in Francia in un momento di grande debolezza politica della sua presidenza e vincendole di nuovo, perché o sei un cavallo di razza o sei Vox e chiedi aiuto a Meloni.