domenica 6 Luglio 2025
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Le pagine social “nostalgiche” che fomentano gli analfabeti funzionali

Spuntano come funghi, hanno nomei come "Gesù ti ama" o "Agricoltori traditi". Sono i nuovi "bar dello sport" dove abita l'ignoranza

Torno su un argomento molto delicato. Come ho raccontato in diverse occasioni, questo social è infestato di pagine create per fomentare i trogloditi e gli analfabeti funzionali. Sì, lo so, anche i profili del girasagre, di M la figlia di Garbatella e di altri rappresentanti del popolino sovranello fomentano quella roba, ma in questo caso mi riferisco a operazioni più subdole.

Mi riferisco alle pagine che diffondono contenuti demenziali spesso creati con l’intelligenza artificiale, contenuti che fanno sorridere i normodotati, ma che riscuotono molto successo perché, come sappiamo, un italiano adulto su tre “non riesce a comprendere, assimilare o utilizzare in modo efficace le informazioni contenute in un testo per affrontare le situazioni della vita quotidiana”.

Il tema ricorrente è la nostalgia.

Vengono pubblicate immagini del passato e si racconta un’Italietta bellissima, un’Italietta dove ad esempio non c’era la cattivissima Europa a imporci il casco, il patentino e l’assicurazione per guidare un motorino. Ovviamente sono informazioni false o manipolazioni della realtà create per far soldi sull’ignoranza diffusa.

In sostanza, c’è chi ha trovato il modo di mettere a rendita la parte più regredita della popolazione: i commenti, le condivisioni e i clik sui link delle pagine per trogloditi e analfabeti funzionali portano soldi a chi le crea. Soldi facili che somigliano tanto ai “voti facili” che prendono i partiti che ben conosciamo. Il guadagno non è però l’unico scopo di queste pagine. A nascondersi dietro “Gesù ti ama”, “agricoltori traditi” e simili, ci sono gruppi di estrema destra anti Ue, personaggi già noti alle aule di giustizia e società di comunicazione legate ad ambienti politici. Insomma, le suddette pagine, all’occorrenza, vengono utilizzate per fare propaganda o per attaccare i “nemici” della destra.

La “bellissima” italietta di una volta

Come scrivevo, tutto parte dal concetto di nostalgia. Nella bellissima Italietta che trogloditi e analfabeti funzionali tanto rimpiangono, oltre a poter girare senza casco, senza assicurazione e patentino, si potevano guidare le fantastiche auto italiane di una volta senza preoccuparsi dell’inquinamento o delle cinture di sicurezza, magari parcheggiando direttamente sulla spiaggia, alla faccia delle auto elettriche “cinesi”.

C’erano molti più incidenti mortali? Vero: ma vuoi mettere il piacere di spirare tra le lamiere di una bella 128 inquinante?

E poi c’erano le ragazze semplici di una volta, quelle che non pretendevano di lavorare o di emanciparsi; quelle che stavano a casa e accudivano la famiglia, altro che “parità dei sessi”. Erano belle senza bisogno di truccarsi, non usavano “i telefonini” ed erano fedeli e sottomesse al capo famiglia. Non come quelle di oggi che a un certo punto pretendono persino di divorziare o di provare del piacere. Le ragazze semplici di una volta, invece di andare in discoteca, andavano a lavorare nei campi dove coltivavano prodotti 100% italiani. E ci andavano con dei bei vestitini succinti e scollacciati, perché anche l’occhio dell’obeso contadino che sbavava voleva la sua parte.

Ah, i giovani di una volta

Anche i giovani erano migliori di quelli di oggi. Ovviamente non avevano “i telefonini” e dopo la scuola andavano a fare gli schiavi servendo ai tavoli di bar e ristoranti, senza pretendere neanche di essere pagati, perché quella era “la scuola della vita”. E la “scuola della vita” era anche l’utilissimo servizio militare. Che bella l’italietta di una volta: niente Pride, niente perversioni, niente Instagram e niente Tik Tok (per loro i social sono il male assoluto, però ci passano la vita). Era l’italietta dove le famiglie erano tutte numerose e stavano a tavola senza “i telefonini”. Famiglie numerose dove tutti avevano sei dita per mano, perché i trogloditi e gli analfabeti funzionali non sanno riconoscere le immagini create dall’Ai e le prendono tutte per vere.

Ovviamente tutti questi contenuti vengono commentati, condivisi e rilanciati utilizzando “i telefonini”, quelli che nell’italietta che tanto dovremmo rimpiangere non c’erano.

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