Il lato B della destra italiana

Quelli che fanno le cose di nascosto mentre dicono agli altri cosa possono o non possono fare. E pretendono di non essere contestati

Augusta Montaruli contro il direttore del Salone del Libro, Nicola Lagioia

Oggi parliamo della destra italiana e del suo lato B. Chi è la destra italiana? È quella che dalla mattina alla sera ci dice che l’unica famiglia è quella “con una mamma e un papà”, che la gestazione per altri deve diventare un “reato universale”, che dobbiamo fare tanti figli per ripopolare la patria e scongiurare una fantomatica “sostituzione etnica”. È quella della ministra Eugenia Roccella, che soffre il fatto che l’aborto sia un diritto; è quella che in molti casi, l’aborto, arriva a definirlo un omicidio. C’è però un lato nascosto che questi teorici della società ottocentesca ci nascondono, un lato B di questa destra fatta di leader che non si sposano o si sposano tante volte, che fanno figli fuori dal matrimonio.

Vergognati tu, che a me vien da urlare!

Accade così che durante il Salone del Libro di Torino, la ministra della Famiglia e della Natalità venga contestata da un gruppo di manifestanti, che in un Paese democratico e in tempo di pace quei manifestanti vengano addirittura denunciati per violenza privata e che il direttore della manifestazione subisca un’aggressione verbale da parte di una parlamentare della Repubblica.

Suddetta deputata, al secolo Augusta Montaruli di Fratelli d’Italia, rivolgendosi a Nicola Lagioia ha urlato: “Vergogna, con tutti i soldi che prendi!”. A rendere comica la vicenda e a svelarne il lato B, che in questo caso si materializza sul viso della stessa Montaruli, il fatto che solo pochi mesi fa la giovane parlamentare si sia dovuta dimettere dal ruolo di Sottosegretaria all’Università e alla Ricerca per una condanna definitiva per peculato: quando era consigliera regionale in Piemonte, si è fatta rimborsare una serie di spese personali con i soldi dei cittadini, parliamo di una cifra che si aggira intorno ai 25mila euro.

La destra e i “giochi proibiti”

Tra le spese contestate alla punta di diamante del partito della premier, l’acquisto dell’ormai celebre volume “Sexploration. Giochi proibiti per coppie. Istruzioni per l’uso”. Leggiamo la sinossi: “Il matrimonio è la tomba dell’amore? La coppia fissa spegne i bollenti ardori? Chi l’ha detto? Anche dopo anni di convivenza, e magari persino di fedeltà, il sesso può riservare sorprese. Molto piacevoli, per di più. Il segreto? Non smettere mai di giocare. Lo dimostrano questi racconti, raccolti da Berbera & Hyde, in cui in scena sono decine di coppie che, una volta trovato l’amore, non dimenticano certo l’eros. E insegnano tanti divertentissimi giochi da provare in prima persona, per tenere sempre viva la fiamma della sensualità, con fantasia e allegria”.

Soldi dei contribuenti a parte, un po’ di erotismo fa sempre bene: il mio primo romanzo è pieno di scene erotiche e il secondo (spoiler) lo sarà ancora di più. Perché il sesso fa parte della vita ed è giusto che anche eletti ed elettori di partiti come Lega e Fratelli d’Italia lo pratichino, ovviamente nei limiti imposti dai loro leader: va fatto per procreare, perché bisogna “riempire le culle”, va fatto in maniera “normale”, perché altrimenti diventa “propaganda gender”.

La famiglia tradizionale…

Nulla di male dunque: in fondo, nella famiglia tradizionale tanto cara alla destra italiana, la mamma e il papà hanno bisogno di mantenere accesa la fiamma del desiderio, mentre la prole offre braccia alla patria e fatica spostando enormi massi per costruire il Ponte sullo Stretto di Messina e per pagare le pensioni al popolino sovranello. Il problema, nel caso del volume che la deputata Montaruli si sarebbe regalata con i soldi dei cittadini, è il contenuto dell’opera, che non sembra certo in linea con i precetti della destra italiana.

“Ce n’è davvero per tutti i gusti – scrive Alice nella sua recensione – in questi piccoli racconti molto hot, dove le fantasie di uno o di entrambi i componenti della coppia diventano realtà, a volte, anzi spesso con la partecipazione di una terza persona, uomo o donna a seconda delle situazioni. I racconti che mi hanno intrigato di più sono stati quelli in cui a narrare in prima persona è l’uomo, forse perché si tratta di un punto di vista diverso dal mio. Mi hanno fatto un po’ tenerezza gli uomini grandi e grossi e per niente effeminati desiderosi che le loro mogli li aiutassero a realizzare la fantasia di un rapporto omosessuale munendosi di appositi attributi maschili finti…o comunque la sottomissione in generale”.

Uomini sottomessi, donne che utilizzano attributi maschili finti, altri partecipanti che si uniscono all’italica copulata. Ahi! Questo è proprio il lato B della destra italiana! Quello che si fa di nascosto mentre si dice agli altri non si deve fare, quello delle “cene eleganti”; quello del creatore della “bestia” di Salvini – quel generatore di post sui social che fomenta razzismo, omofobia e odio in tutte le sue forme – che si fa beccare con due immigrati maschi ed è costretto a sparire dalla circolazione.