La seduta è sospesa…

Caro bambino, come stai?
Oggi ti racconto una cosa triste che riguarda la tua mamma e il tuo papà, che come sai sono sfegatati fan di Salvini, Berlusconi e soprattutto del signor presidente Giorgia.

Questo post parla un po’ di loro.

Come ben sai, hanno fatto credere alla tua mamma e al tuo papà che il loro sarebbe stato “il primo Governo eletto dal popolo”, giocando un po’ sulla loro ignoranza (va detto…), perché in Italia nessun Governo è eletto dal popolo ma dal Parlamento. Lo so che hai provato a dirglielo anche tu. E so che ti hanno detto che eri un comunista, che dovevi prendere il Maalox.

E sì, so anche che lo scrivono con una sola “a”, malgrado tu li abbia corretti tante volte.

Come ben sai, hanno fatto credere alla tua mamma e al tuo papà di essere “pronti”.

Come ben sai, hanno fatto credere alla tua mamma e al tuo papà che il vostro principale problema fossero un po’ di migranti.

Caro bambino, poco fa, mentre mamma e papà erano al lavoro come tutte le persone normali, magari sbraitando contro i percettori di Reddito di Cittadinanza, alla Camera dei Deputati, dove i partiti che hanno votato dovrebbero avere una maggioranza spaventosa, a causa delle numerose assenze dei loro deputati non sono riusciti ad approvare il DEF, il principale provvedimento di programmazione economica e finanziaria: in pratica, quello che decide come vengono spesi i soldi della tua mamma, del tuo papà e di tutti noi.

Saranno partiti per fare il ponte, i cialtroni. E hanno fatto male i conti.

Ora poverini sono nel caos, perché il documento va completamente riscritto: deve tornare in Consiglio dei Ministri, poi in Commissione Finanze, poi di nuovo in aula. Tutto da rifare. E tutto, ovviamente, a spese della tua mamma, del tuo papà, di tutti noi.

Caro bambino, per completezza di informazione devo dirti che suddetti cialtroni, che ora fuggono e si nascondono da noi giornalisti perché non sanno neanche che minchia dire, sono quelli che avevano convocato un Consiglio dei Ministri il Primo Maggio perché “mentre gli altri ballano e cantano, noi lavoriamo”.

Caro bambino, stasera, quando la mamma e il papà torneranno a casa stravolti dopo una lunga giornata di lavoro, dai loro una carezza sul viso e digli: “questa è la carezza di Fabio Salamida”.